Una “nuova normalità”? Chissà. Certo, anche ripetendola più e più volte quest’espressione proprio non riesce ad essere convincente. Al contrario, evoca un quadro frammentario composto da una serie di interventi correttivi in cui le cose però non funzionano più come prima.
Sui luoghi di lavoro, l’incertezza rimane, almeno nel breve periodo, ma una cosa è certa: l’accelerazione che molte aziende hanno imposto nell’ultimo anno al processo di digitalizzazione è inarrestabile.
Indubbiamente, l’evoluzione nei luoghi di lavoro per quanto riguarda comunicazione e collaborazione continuerà e, grazie agli strumenti della famiglia Microsoft 365, le migliori tecnologie ora sono alla portata di tutti, scalabili, flessibili e facili da usare.
Sicuramente il lockdown ha contribuito all’affermazione del lavoro a distanza e la possibilità di mantenere connessi personale e clienti non lascia alle aziende motivi per cui essere contrarie, anche perché non è più davvero necessario incontrarsi di persona e si può molto più facilmente comunicare in modo virtuale.
Certo, alcuni problemi rimangono aperti. In particolare le spese in conto capitale (con la necessità di nuove attrezzature), la capacità di rete (con tutti gli utenti che devono potervi accedere) e la sicurezza e la conformità al GDPR solo per citarne alcuni tra i tanti legati al cloud e all’infrastruttura.
Questa “rivoluzione nella comunicazione” porta con sé anche altri problemi tra cui la crescita costante del numero degli strumenti, oltre che dei prodotti e servizi che rendono possibile comunicare e collaborare in tempo reale.
Si tratta di una difficoltà che riguarda tanto le piccole e medie imprese quanto le grandi. Perché? Perché anche se l’offerta è ampia, dalla videoconferenza, le chiamate audio e la messaggistica, alla gestione delle informazioni e dei documenti, non ci sono tante piattaforme integrate “tutto in uno”. Le poche disponibili presentano anche una curva di apprendimento piuttosto ripida e richiedono un approccio del tutto nuovo per potersene servire appieno.
L’accelerazione impressa inizialmente al percorso di digitalizzazione è tuttora in atto. Molte aziende però sono ancora agli inizi, mentre altre, con l’esplosione della pandemia, sono passate al cloud alla velocità della luce. E se questo ha dimostrato che una risposta fulminea era anche possibile, molti stanno ancora valutando i rischi associati a una transizione veloce.
Né si può ignorare che anche le esigenze delle aziende cambiano. Questo significa che, al momento di scegliere il software su cui investire, le aziende guardano a soluzioni che possano crescere e cambiare con loro, a prova di futuro.
Vuol dire perciò non comprare qualcosa solo perché è nuova e brillante, bensì puntare su flessibilità e scalabilità. Quindi essenzialmente, soprattutto su soluzioni SaaS, piattaforme cloud accessibili a chiunque, ovunque, da qualsiasi dispositivo, ancorché, ovviamente, con le dovute credenziali.
Se Microsoft Teams, per esempio, continua a crescere la ragione è semplice. È una piattaforma di comunicazione integrata che offre tutti gli strumenti essenziali per un luogo di lavoro moderno, quali
Trattandosi di una soluzione SaaS, i titolari della licenza sanno che potranno sempre disporre della versione più aggiornata e funzionante. Inoltre, gli aggiornamenti sono rilasciati elettronicamente, il che semplifica ulteriormente la collaborazione e la comunicazione tra i dipendenti.
Ma forse la parte migliore sta nel fatto che Teams fa parte di Microsoft 365, il che vuol dire che si integra alla perfezione con Office, in particolare con strumenti già ampiamente noti e diffusi come Word, Excel, PowerPoint, SharePoint, Outlook ecc. Perciò, la curva di apprendimento è pressoché piatta grazie alla consueta e familiare interfaccia utente Microsoft.
Guardando al futuro, è chiaro che il grado di sofisticatezza delle tecnologie di comunicazione e collaborazione non farà che aumentare. Per esempio, 3D e realtà virtuale (VR), miglioreranno. Aggiungeranno nuove dimensioni agli strumenti di videoconferenza, anche se, in questo momento, non aggiungono ancora particolare valore al modo di comunicare.
Ci sono anche questioni più urgenti da affrontare come capacità, stabilità e latenza che interessano la tecnologia di back-end, anche se Teams sfrutta la rete di Microsoft Azure per collegare gli utenti.
Microsoft collabora con migliaia di fornitori di servizi Internet, il che vuol dire che i salti di rete sono ridotti al minimo e questo permette di offrire la massima resa negli spazi virtuali.
In MyDigit siamo esperti di luoghi di lavoro e Gold partner Microsoft. Vuol dire che abbiamo stabilito un eccellente rapporto di lavoro con Microsoft in Italia e conosciamo a fondo le relative soluzioni per i luoghi di lavoro che implementiamo da anni, su cloud e in loco.
Siamo specialisti nel seguire Commercialisti e Studi Professionali, ma siamo un punto di riferimento anche per le aziende loro clienti. Il nostro personale di vendita e di consulenza è pronto a illustrarvi le soluzioni disponibili e a consigliarvi su come utilizzare al meglio Microsoft Teams e i prodotti della famiglia Microsoft 365.
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