Nel pieno della crisi pandemica internazionale le tecnologie digitali possono essere un fattore di grande supporto per il business. Si tratta di una rivoluzione trasversale che interessa ogni ambito produttivo, e che può essere fondamentale per il sostegno del made in Italy, nell’attuale fase di emergenza ma anche nella prospettiva del “new normal”.
Proprio guardando a quest’orizzonte Si-Net negli ultimi mesi ha sperimentato una serie di progetti innovativi con alcuni player di primo piano. Ha così evidenziato il valore del digitale nel settore Agrifood. Protagonisti di queste iniziative Latteria San Pietro, la Fiera internazionale del Tartufo d’Aba. Nel campo del vitivinicolo invece Cantina Toblino e i produttori di Brunello Ciacci Piccolomini d’Aragona.
Latteria San Pietro, che in un anno produce quasi 70 mila forme di Grana Padano, con il lockdown è stata costretta a chiudere il proprio spaccio e a ripensare le modalità di comunicazione con fornitori, clienti e con le realtà potenzialmente interessate ai suoi prodotti.
Ha così deciso, grazie anche alla collaborazione con Si-Net e Microsoft, di digitalizzare il listino dei prodotti e di pubblicarlo su Internet, mentre per la comunicazione interna e con fornitori e clienti ha deciso di utilizzare la piattaforma Microsoft 365 e Teams.
Da questi primi passi è nata la “scintilla” che ha consentito un salto di qualità, la “Digital cheese experience”. Si tratta di un progetto per realizzare eventi live da proporre a clienti B2B, addetti ai lavori e della comunicazione e singoli consumatori ovunque nel mondo, azzerando le distanze per quanto possibile – grazie alla piattaforma Teams – e raggiungendoli con degustazioni a distanza.
In collaborazione con Cantina Toblino è stato inoltre realizzato un evento che ha consentito di portare a casa dei partecipanti abbinamenti di diversi tipi di grana Padano e di vino. Oltre che di alcune essenze e profumi tipici dei territori di produzione di questi prodotti.
Durante la degustazione “digitale” gli esperti collegati via Teams hanno dato ai clienti suggerimenti sugli abbinamenti e le pietanze da accompagnare alla proposta. Il tutto mentre le telecamere installate sui luoghi di produzione restituivano un “affaccio” sulle vigne, sulle cantine e sui luoghi di produzione del Grana Padano.
Oltre all’evento in collaborazione con Latteria San Pietro, Cantina Toblino è stata protagonista insieme a Si-Net e sempre su Teams di un “Virtual Food&Wine Tasting”, per coinvolgere gli stakeholder raggiungendoli ovunque nel mondo grazie al digitale.
All’insegna del digitale, alternato agli eventi fisici, alla collaborazione con Microsoft Italia e Si-Net, si è svolta anche la novantesima edizione della Fiera Internazionale del Tartufo d’Alba. Dal 10 ottobre all’8 dicembre. Un modo per unire la tradizione di una delle eccellenze del Made in Italy all’innovazione tecnologica. Portando così il tartufo d’Alba anche a chi per motivi di distanza geografica o per difficoltà dovute all’emergenza Covid-19 non hanno potuto prendere parte direttamente all’evento.
È nato così anche il Truffle Hub. Ambientato al Castello di Roddi è una vetrina digitale attraverso la quale appassionati da tutto il mondo hanno potuto confrontarsi con gli esperti e partecipare a degustazioni a distanza. Durante tutta la manifestazione, inoltre, si sono susseguite videoconferenze, live event e occasioni di condivisione che hanno reso fruibili gli eventi anche da remoto.
Particolarmente rilevante è poi la partnership tra la cantina Ciacci Piccolomini d’Aragona, Microsoft e Si-Net, nata prima che l’emergenza Covid-19 esplodesse. Era il novembre 2019 quando si è pensato ad espandere grazie al digitale la platea dei partecipanti alla presentazione della nuova annata dei prodotti dell’azienda.
È stato così organizzato un evento digitale da remoto a metà febbraio, appoggiandosi a testimonial e copertura mediatica su scala internazionale. Grazie anche a telecamere installate nelle cantine, nell’enoteca e alla ripresa dello scorcio di un tramonto sulla Val d’Orcia e sui vigneti Ciacci. In Toscana erano presenti un sommelier, un giornalista, il produttore e l’enologo. Nel frattempo dal loft di Microsoft di Milano erano collegati un gruppo di giornalisti e addetti ai lavori, con le bottiglie che venivano stappate in contemporanea nelle due location, lasciando spazio alla degustazione virtuale interattiva proprio come avviene durante gli eventi in presenza.
Il binomio agrifood e digitale si è rivelato fondamentale. Si è rivelato utile per ripensare la relazione con partner e clienti. Così facendo si sono create nuove occasioni per valorizzare il made in Italy; anche a livello internazionale, supportando il business nonostante il distanziamento sociale per l’emergenza sanitaria da Covid-19.
Grazie alla tecnologia che abilita nuove forme di collaborazione, la strada è tracciata per le aziende agroalimentari. Nuovi metodi di coinvolgimento e promozione, percorsi esperienziali a distanza sono oramai una realtà concreta.