Gli Studi professionali di qualsiasi dimensione gestiscono quotidianamente dati estremamente preziosi e delicati. Estratti conto, contratti immobiliari, spese mediche, visure. Tutti questi sono esempi di documenti dei clienti conservati negli archivi (sempre più spesso digitali e online) la cui sicurezza e protezione può essere messa a rischio.
Pensi che il tuo studio sia troppo piccolo per essere preso di mira dai cybercriminali? Niente di più sbagliato: proprio gli studi di dimensioni più contenute, infatti, rappresentano un bersaglio più appetibile per gli attacchi, perché spesso sono dotati di strutture informatiche non aggiornate (in alcuni casi addirittura obsolete) e perché, non essendo consapevoli del rischio, le risorse interne non mettono in atto le strategie fondamentali utili a proteggere dati e informazioni.
Inoltre, occorre sottolineare come non sia necessario ritenere di essere un bersaglio per diventare vittima del cybercrimine. Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, i malintenzionati tentano attacchi non mirati arrivando a colpire qualsiasi organizzazione conservi dati. Un tesoro prezioso da rubare, tenere in ostaggio o cedere a terzi.
Come vedremo, anche per gli studi piccoli è necessario intervenire su un doppio fronte. Da una parte sulla dotazione di strumenti di sicurezza informatica, dall’altro sulla formazione delle risorse interne.
Il cybercrimine è tristemente sempre più attivo. L’ultimo rapporto dell’Associazione italiana per la sicurezza informatica (Clusit) rileva un drastico aumento degli attacchi informatici. Si è passati da una media di 88 nel periodo 2011-2017 ai 129 del 2018, con un’impennata (+38%) dell’anno scorso rispetto al 2017. Esistono molteplici forme di attacco, anche se le più rilevanti per gli studi professionali sono:
Per uno studio professionale, i costi degli attacchi informatici sono legati:
Per studi di ogni dimensione è necessaria una gestione globale orientata alla sicurezza. Essa deve basarsi da una parte sull’investimento in nuove tecnologie, dall’altro sulla formazione delle risorse interne, nell’ottica di una prevenzione degli attacchi. Più un’infrastruttura informatica è vecchia e non aggiornata, più il sistema è attaccabile.
Occorre quindi adottare soluzioni che consentano la gestione e protezione della navigazione internet e della Posta Elettronica Certificata, che assicurino il regolare backup dei documenti e che proteggano i dati mediante tecnologie avanzate, compresa la crittografia di messaggi e file.
Ma, allo stesso tempo, è anche necessario formare i collaboratori affinché nello studio aumenti la consapevolezza sui fenomeni di attacco e la dimestichezza nell’uso di questi nuovi strumenti. Particolare importanza riveste il tema dei dispositivi personali (smartphone, tablet e simili). Essi permettono di lavorare comodamente in mobilità ma costituiscono anche una porta di accesso ai dati dello studio.
Conoscendo bene i rischi, gli Studi professionali sono oggi nelle condizioni ideali per agire molto rapidamente, adottare le giuste soluzioni e ottemperare alle normative.
E il tuo studio? Quali passi sta facendo per mettere in sicurezza i dati dei propri clienti?