Per affrontare con grinta le sfide del nuovo mercato, aziende e studi professionali non possono permettersi evidenti limiti di produttività. Strumenti tecnologici inadeguati, procedure farraginose, scarsa capacità di teamwork e distrazioni varie ed eventuali, sono solo alcuni dei tanti fattori che alla fine separano lo studio dal successo e gli fanno perdere terreno nella corsa alla nuova normalità.
Il recupero dell’efficienza passa dunque attraverso una strategia multifattoriale il cui obiettivo finale è semplificare le procedure, limitare al minimo le inefficienze e, al contrario, non limitare in alcun modo l’operatività delle persone. Non dimentichiamo che in qualsiasi studio professionale di una certa dimensione, così come in azienda, collaborano persone di tre o più generazioni diverse. Ognuna è abituata a un certo modo di lavorare, di gestire il proprio tempo lavorativo e con aspettative e competenze tecnologiche molto diverse tra loro. Cambiare è difficile. Tuttavia, restare ancorati a procedure e meccanismi obsoleti è forse la peggior soluzione possibile per una struttura che ambisce a risultati di una certa rilevanza.
Il periodo di difficoltà e incertezza ha garantito una forte spinta verso nuove metodologie di lavoro. Qui spicca il remote working. Ovvero lavorare da dove si vuole e in qualsiasi momento. Parte integrante del modern workplace, la possibilità di lavorare e collaborare senza limiti geografici né di orario, con la massima sicurezza e rispetto per la privacy, offre all’azienda solo vantaggi.
Il mondo del lavoro è profondamente cambiato. Il nuovo contesto ha costretto aziende e studi a svincolarsi dai rapporti di lavoro basato più sulla presenza che sui risultati. Dal canto loro, le nuove generazioni danno il concetto di lavoro smart quasi per scontato. Sanno benissimo, infatti, che la presenza fisica in ufficio è fondamentale solo per attività limitate e che tutto il resto può essere gestito dall’esterno. Ovviamente sotto monitoraggio dell’azienda che, alla fine, dovrà valutarne la produttività.
Grazie agli stimoli esterni, è stato necessario un profondo cambio di mentalità da parte dei titolari di azienda o dello studio, per riuscire a sfruttare al massimo le possibilità tecnologiche e le potenzialità dei propri collaboratori, garantendo la sicurezza del lavoro e, al contempo, rendendoli più liberi ma anche maggiormente responsabilizzati nei confronti dei risultati che portano.
Tra gli strumenti abilitanti il modern workplace c’è KURO365, una piattaforma totalmente integrata di strumenti software, sicurezza e servizi IT che permette ai professionisti di essere produttivi ovunque, senza limiti geografici e di orario. Punto cardine di KURO365 è proprio il termine “piattaforma”. Non è un’applicazione né un programma che ognuno installa e poi vi può accedere da casa, ma un insieme di servizi – integrati e sinergici tra loro – tramite i quali gestire tutti gli aspetti dell’attività lavorativa, che vanno dalla gestione dei documenti e delle pratiche al rapporto con i collaboratori e con i clienti, tutto con la massima sicurezza e rispetto per la normativa vigente.
KURO365 è una suite di strumenti basata su cloud. Quindi per definizione accessibile da remoto. Gli strumenti di cui si compone, in particolare la suite Office 365 o Microsoft 365 e gli strumenti di sicurezza, sono stati sviluppati appositamente per permettere l’accesso ai propri documenti e processi di lavoro senza limiti geografici e di dispositivo; visto che oggi è normale iniziare un lavoro col PC dell’ufficio e portarlo avanti con il tablet o lo smartphone durante gli spostamenti.
Il fatto di accedere ai propri strumenti, dalla posta elettronica a tutti i documenti, ovunque e in qualsiasi momento, non solo abilita modalità agili di lavoro, ma non concede nulla a livello di sicurezza. KURO365 difende gli utenti dagli attacchi hacker. Ma anche da tutte le minacce del web, protegge i documenti comuni e integra funzionalità di backup e disaster recovery per ogni evenienza.
Infine, un aspetto tutt’altro che secondario. L’accesso remoto non è un vantaggio solo per i collaboratori, che così possono essere più produttivi, ma anche per i clienti. Strumenti come KURO365 permettono modalità di collaboration molto strette tra lo studio e le aziende, che vanno dall’apertura di specifici canali di comunicazione (come in Microsoft Teams) alla condivisione dei documenti, che ora è rapida, sicura e alla portata di ogni dispositivo.